COUGAR TOWN
25.2.2010

Cara Pùpla,
(ti riconoscerai tra circa quattro righe)
Ti ricordi quando mi hai annunciato in lacrime che ti eri appena separata e che il tuo amato PACS aveva preferito passare il resto della sua vita con una divorziata di quattro anni più vecchia con due figli a carico, di cui uno iperattivo e caratteriale?
Ricordi quanto eri triste e decisa a ripagarlo con la sua stessa moneta? Io me lo ricordo bene. Non eri neanche arrabbiata più di tanto, perché in fondo in fondo sapevi benissimo che eravate arrivati al capolinea già da tempo.. è che lo smacco è troppo duro da mandare giù, vero?
Comunque.
Hai deciso che dovevi riprenderti la tua vita. In effetti ti eri troppo annullata per lui, te ne do atto. Eri letteralmente scomparsa dalla scena. Organizzavi cenette casalinghe per le coppie di amici. Cenette di cinque portate. Servivi con i tacchi perché lui odiava la sciatteria. Ti facevi fare la messa in piega tutte le settimane. Presiedevi noiosissime riunioni al Rotaract.
Hai abbandonato il tristissimo castano topo a favore di un bellissimo biondo miele. Il pallore cadaverico e malsano è stato prontamente rinvigorito da un pacchetto abbonamenti al Coka che ti ha ridato l’aspetto bonne mine dei tuoi vent’anni.
Stai vivendo un momento superiore alle tue più rosee aspettative, e per fortuna, quell’ammasso gelatinoso senza spina dorsale che ti eri scelta consapevolmente come compagno di vita non è riuscito nell’intento di tornare all’ovile.
Perfettamente ligio al più banale dei clichè, appena ti ha rivista fulgida e trionfante ballare scatenata in pista, si è fatto trovare con una rosa e una torta Barozzi (la tua preferita) sotto casa. Ma tu, che non aspettavi altro, lo hai allegramente snobbato senza neanche perdere le staffe, come a dire che non merita neanche il tuo livore. Brava!
Le pene d’amore ti hanno tolto quei 7 chili che ti portavi dietro (altro che gastroenterite!), stai avendo il tuo legittimissimo momento di imputtanimento e sei rientrata alla grande nella movida carpigiana e zone limitrofe.. il che significa: aperitivi un giorno sì e un giorno no, PILOGA in pausa pranzo, week end in Riviera Romagnola non perché lo iodio fa bene ai polmoni, balli scatenati in disco e abbuffate di paste a notte fonda.
Tutto perfetto, tutto bellissimo.
Non avresti potuto trovare un momento migliore per tornare single: guarda quante quarantenni famose sono tornate alla ribalta, sono diventate testimonials di famosi stilisti, stanno per avere figli contrariamente a quello che vorrebbero le normali leggi di natura (Madre Natura? E chiccazzè?) e cuccano alla grande dei giovanotti di cui potrebbero essere le ricche zia.
Se davvero i 40 sono i nuovi 20, noi siamo addirittura minorenni!!
Tornando a noi, l’altra sera ti sei commossa per una mia presunta grande prova di amicizia.
Infatti, ti ho detto chiaramente che DEVI assolutamente uscire con le tue nuove amiche e che non ti devi sentire in colpa se questo fa sì che io e te ci vediamo di meno: siamo amiche da talmente tanto tempo che non c’è bisogno di vedersi tuttituttitutti i giorni, uscire sempre assieme, telefonarsi per ore ed ore,  andare in discoteca il venerdì fino a tardi e passare almeno due weekend al mese in qualche località vacanziera (mare o montagna) come facevamo ai tempi brufolosi dell’adolescenza. Siamo adulte e mature e io non mi sento derubata di nulla se queste cose le fai con le altre ragazze: è giusto e sacrosanto così. Non c’è bisogno di volermi coinvolgere a tutti i costi. Sappi che io per te ci sarò sempre. La vera amica non è gelosa né possessiva, perché sa che il suo posto non verrà preso da nessuno.
La tua reazione non è stata di stizza, come temevo. Mi hai abbracciato e ti sei emozionata per questo mio gesto di amore fraterno. Ci vuole molto coraggio, mi hai detto tra le lacrime (ultimamente sei anche più portata alle reazioni retoriche, noto).
Protetta dall’anonimato, però adesso ti confesso che l’unico scopo di questo panegirico era semplicemente potermi guardare “Glee” a letto, bere la mia tazza di latte caldo, poltrire sotto le coperte, svegliarmi il sabato mattina a un orario accettabile per fare la mia solita vasca in Piazza, o passare una serata in casa senza fare niente anche se mi perdo la festa di carnevale dello Snoopy.
Pùpla, la verità è che non riesco più a starti dietro. Chiamami vecchia, stronza, egoista, ma io sarei anche stanca di dover andare avanti ad Aulin contro il dopo sbronza e passare le giornate con la sensazione che un’accetta mi stia trapassando la scatola cranica….
Mi perdoni?

 

 
 
 
 
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